La Finanza Etica contro la crisi - nell’anno dei crack finanziari Banca Etica festeggia il suo decennale con una crescita record dei volumi e si consolida a Napoli con una nuova filiale | Banca Etica

La Finanza Etica contro la crisi - nell’anno dei crack finanziari Banca Etica festeggia il suo decennale con una crescita record dei volumi e si consolida a Napoli con una nuova filiale

La Finanza Etica contro la crisi - nell’anno dei crack finanziari Banca Etica festeggia il suo decennale con una crescita record dei volumi e si consolida a Napoli con una nuova filiale

Domenica, 10 Maggio, 2009

Napoli, 11 maggio 2009_Banca Etica è la prima istituzione di finanza Etica in Italia. Nata 10 anni fa, è l’unico istituto di credito che opera esclusivamente a fianco delle realtà dell’economia sociale. Cooperative sociali, ONG, Onlus, associazioni, realtà impegnate nella tutela dell’ambiente, nella produzione con metodi biologici e nel commercio equo e solidale sono i destinatari dei finanziamenti di questa banca unica che sempre più raccoglie l’interesse e il consenso di tanti risparmiatori responsabili che vogliono affidarsi a un istituto sicuro, trasparente e soprattutto capace di sostenere iniziative che accanto al valore economico mettono in primo piano il valore sociale.

Banca Etica – presente da oltre 3 anni con una filiale a Napoli - consolida la sua presenza nel capoluogo campano trasferendosi in una nuova filiale. Un momento di crescita importante che è diventato occasione di confronto, oltre che di festa.

A presentare orgoglioso la nuova apertura al Centro Direzionale, Isola G7, Giuseppe Sottile, Peppe per tutti, direttore della filiale che dal 2005 raccoglie sul territorio campano gli stimoli per un’economia solidale. Peppe ha lasciato parlare le diverse realtà presenti, realtà che in questi anni hanno usufruito di finanziamenti e che, col loro lavoro al servizio della persona, dell’ambiente, della giustizia sociale, testimoniano più di tante parole le scelte fatte dalla banca. Una banca-utopia, come la definisce Carmela Manco, dell’Associazione Figli in Famiglia di S. Giovanni a Teduccio, senza la quale tanti sogni non si sarebbero realizzati, come il suo centro di dialogo per famiglie che vivono nel disagio sociale. O come, ma gli esempi si sprecano, l’acquisto dell’attrezzatura per la produzione di vernice d’acqua della falegnameria-cooperativa di Scampia L’uomo e il legno, di cui ha parlato Enzo Vanacore, considerandola giustamente un bel matrimonio tra cooperazione sociale e protezione ambientale, e finanziata con un microcredito di capitalizzazione a beneficio dei soci, oppure il sostegno alle sempre nuove attività della cooperativa Irene 95, presentata da Fedele Salvatore che ha annunciato il recente investimento per un tetto fotovoltaico, o infine le marmellate della cooperativa Stalker che, prodotte da persone con disabilità mentali, pare siano “pure buone” ha ironizzato Nicola Merola.
Spazio anche all’associazione Caracoles, che si occupa di diritto alla casa per immigrati e che ha giustamente evocato nelle parole della sua rappresentante Tania Castellaccio il dramma attualissimo dei clandestini rinviati al mittente i quali se invece riescono a rimanere per ottenere il permesso di soggiorno devono dimostrare di abitare in dimore degne degli esseri umani, come se fosse facile. Tante parole di ringraziamento e di gratitudine per una banca che non discrimina secondo criteri di economicità ma seleziona con le lenti dell’attenzione allo sviluppo umano.

Se avessimo voluto far parlare tutte le realtà finanziate ne avremmo avute in fila qui oltre 3500. Senza contare i 31.000 soci e le loro storie personali, collettive, familiari. Volendo ricercare il senso di questo progetto banca si potrebbe fare l’esercizio del film, “La vita è una cosa meravigliosa”: con certezza scopriremmo che senza Banca Etica sarebbe mancato a questo paese un pezzo fondamentale del suo sviluppo, economico e sociale. Guardandoci in casa, dalla prima apertura della filiale di Napoli, 3 anni fa, i volumi intermediati su questo territorio sono passati da 8 a 31 milioni di euro; i rapporti di conto sono passati da 250 a 700, i soci sono già 720. Banca Etica ha stipulato convenzioni con i Comuni di Napoli e Salerno per favorire l'accesso al credito da parte delle organizzazioni del terzo settore con bassi oneri finanziari – ha spiegato Sergio D'Angelo, membro del CdA di Banca Etica -. Abbiamo consolidato l'attività della Banca sul microcredito con diverse convenzioni sul tema, in particolare con la Provincia di Napoli per le imprese al femminile, con la Diocesi di Benevento per il microcredito socio-assistenziale, con l'Associazione Caracoles per favorire l'accesso alla casa di persone straniere, con il Comune di Caserta per il microcredito imprenditoriale. Stiamo inoltre per definire una convenzione con una nascente organizzazione nel Rione Sanità di Napoli per un'operazione di microcredito imprenditoriale. Per noi è motivo di grande orgoglio – ha concluso D'Angelo – lavorare a fianco delle organizzazioni che si battono per la legalità come il Coordinamento Napoletano Antiracket. Recentemente abbiamo poi contribuito alla nascita in Campania di una cooperativa di Libera, che farà mozzarelle in un territorio difficile come quello di Casal di Principe in una struttura confiscata alla camorra”.

“Qualcuno cerca di confinare la finanza etica, e quindi la banca, nel girone dei bravi e dei volenterosi, nel tentativo di svuotarla di spessore e di progettualità. Noi dimostriamo con i numeri, con le relazioni, con i processi virtuosi di sviluppo che questa strada è quella giusta, che la finanza etica non solo sostiene le povertà ma è impegnata a fare in modo che non ce siano di nuove. Un compito che le banche hanno retrocesso in fondo alla classifica. La gravissima crisi che ha colpito negli ultimi mesi tutto il mondo della finanza – e dell’economia - ha reso evidente a tutti ciò che noi diciamo da sempre: la finanza non può agire fine a se stessa inseguendo profitti sempre più gonfiati. Essa deve tornare ad essere uno strumento a sostegno di un'economia reale, sana e sostenibile. Quando Banca Etica è nata, 10 anni fa, molti non credevano che la nostra utopia si sarebbe avverata. E invece ce l'abbiamo fatta e – mentre il sistema bancario vacilla – la nostra scelta di sobrietà e sostegno all'economia sociale ottiene sempre più consensi. Abbiamo chiuso il 2008 con una raccolta di risparmio in crescita del 16% e i finanziamenti in crescita del 15% - ha detto Mario Crosta, direttore generale di Banca Etica. La nostra Banca, nata a Padova, da sempre guarda al Mezzogiorno con particolare attenzione come laboratorio di esperienze importanti nel campo del sostegno alla legalità, alla cooperazione sociale e alla tutela dell'ambiente. E non è un caso se i finanziamenti erogati – 15% del totale nazionale - nelle Regioni del Sud superano da sempre la raccolta – 7% del dato nazionale”.

All'inaugurazione della nuova filiale di Napoli, presso il Centro Direzionale Isola G7 Int. 3/4/5, accanto ad alcune delle realtà sociali socie e clienti della Banca ha partecipato anche Padre Alex Zanotelli che 10 anni fa è stato tra i principali fautori della nascita di una Banca Etica e che ha benedetto i nuovi locali.

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