UN SUONO DOLCE CHE ARRIVA FINO IN GIAPPONE

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UN SUONO DOLCE CHE ARRIVA FINO IN GIAPPONE

8 Ottobre 2021

A cura di Corrado Fontana, giornalisa di Valori.it

«Nelle Marche, dove in passato c'è stata la presenza di un importante distretto di strumenti musicali, è nata questa straordinaria innovazione dello strumento per eccellenza, quello che probabilmente tutti abbiamo avuto tra le mani alle scuole medie, il flauto. Il progetto, che ci è parso subito molto appetibile, grazie al supporto finanziario di Banca Etica è rimasto sul territorio e non è salpato per altri lidi». Questa volta, per questo racconto, abbiamo preferito cominciare da metà della storia, se non proprio dalla fine. Dalle parole di Paolo Ranzuglia, responsabile della filiale di Banca Etica di Ancona, che sta sostenendo con cifre importanti il percorso di ARTinoise, una piccola impresa di Tolentino, in provincia di Macerata. Anzi, una startup innovativa, come ci sembra assolutamente opportuno sottolineare.

Perché la società è nata dall’idea dei due soci fondatori, ingegneri, Franco Boldreghini e Davide Mancini, di digitalizzare un prodotto musicale che, nel corso degli anni e della sua evoluzione, aveva avuto pochi interventi di ammodernamento. Così, a partire da ciò che in gergo tecnico è detto flauto dolce barocco o flauto dolce acustico soprano, quello con cui ciascuno di noi si è – talvolta faticosamente – cimentato nella vita scolastica, si è arrivati alla sua versione “aumentata”: il Re.corder. «A tutt'oggi – spiega Boldreghini – viene utilizzato nella maggior parte delle scuole medie d’Italia. Ma un aspetto che ci ha spronato ad andare avanti col nostro progetto imprenditoriale è stato scoprire che ciò vale anche per tantissimi altri Paesi del mondo. È nato così un brevetto, approvato anche negli Stati Uniti e con deposito in tutta Europa e in Giappone (da cui stiamo ricevendo un volume notevole di richieste), e poi si è sviluppata la società. L’obbiettivo è realizzare una serie di prodotti nel campo musicale lungo il filone creato dal Re.corder, per la didattica e per il divertimento».

All'interno del flauto è stata inserita infatti una parte elettronica che lo rende interfacciabile con qualunque device (Pc, tablet, smartphone), permettendo al caro vecchio flauto – del quale conserva comunque tutte le peculiarità dell’uso tradizionale – di trasformarsi in un controller media. In pratica Re.corder è in grado di integrarsi con le basi musicali; può associare o sostituire al proprio suono quello di un violoncello, di un pianoforte o della chitarra…, eventualmente formando una sorta di orchestra, se si suona in gruppo; permette a ragazzi e insegnanti di scaricare, modificare e analizzare in tempo reale, oppure offline, le tracce di quanto suonato.

ARTinoise, «che nel 2020 ha acquisito tre nuovi ingegneri e ha già migliaia di ordini “in pancia”, ha avviato una produzione che, ad esclusione dei componenti elettronici, è interamente marchigiana, effettuata in provincia di Ancona», specifica orgogliosamente Boldreghini. Lo strumento, corredato di un app per i diversi sistemi operativi (iOS e Android), è infatti in commercio nei circuiti per appassionati di musica (sul portale tedesco specializzato Thomann e sulla piattaforma italiana Strumenti Musicali). E ora che la morsa della pandemia di Covid19 sembra allentarsi, anche per le attività in presenza, la società conta di moltiplicare gli sforzi sul mondo della scuola, che sembra poter essere un settore assai promettente.

Motivo per cui il sostegno di Banca Etica agli investimenti è ancor più determinante e la collaborazione prosegue con convinzione. Fondata anche su un aspetto economicamente secondario e però caratterizzante di una sensibilità condivisa. «Il nostro flauto – conclude Boldreghini – può essere configurato in maniera pressoché totale, può persino essere suonato senza essere soffiato, semplicemente appoggiando il labbro sullo strumento. Questo lo rende adatto ad impieghi in ambiti diversi, rivelandosi un validissimo aiuto anche per chi ha qualche disabilità. È un aspetto a cui teniamo molto, anche per esperienze personali delle persone che lavorano al progetto, e che abbiamo curato molto. Tant’è che ci siamo interfacciati con un insegnante che opera con persone affette da autismo, secondo cui l'oggetto potrebbe essere efficace anche nel lavoro con la musica con i bambini autistici». Niente male per quello che, fino a ieri, era solo un flauto.

Guarda il video per vedere come funziona! 

 

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