DA UN'ECONOMIA E UNA FINANZA DI GIUSTIZIA E DI FRATERNITA' LE BASI PER UNA SOCIETA' DI PACE

Bancanote Blog

DA UN'ECONOMIA E UNA FINANZA DI GIUSTIZIA E DI FRATERNITA' LE BASI PER UNA SOCIETA' DI PACE

5 Ottobre 2018

di Marco Piccolo - Banca Etica

La recente crisi finanziaria mondiale ha di fatto segnalato la fine o il fallimento di un modello di società in cui gli attori dell’economia e della finanza non erano chiamati a rispondere delle conseguenze sociali e ambientali che le loro azioni provocavano e i cui costi gravavano sui popoli: aumento della povertà e dell’esclusione sociale ed economica di fasce sempre più ampie di persone, disgregazione sociale delle comunità, aumento degli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, aumento del divario tra i vari nord e sud del mondo, perdita del ruolo della politica nella realizzazione di un benessere diffuso. Tra i vari indicatori di questo stato delle cose: il proliferare dei conflitti e l’aumento dei flussi migratori.

A fronte di questo squilibrio e animate dalla necessità di rigenerare la speranza di futuro, da molto tempo in Italia e nel mondo sono nate numerose iniziative che, grazie all’impegno di cittadini, associazioni, organizzazioni, si sono proposte di riportare l’economia e la finanza al servizio del bene comune, ribadendo con forza come un loro ripensamento sia necessario per affrontare le grandi sfide che l’umanità ha di fronte.

Movimenti che, come quello dei diritti umani, della pace, dell’ecologia, della solidarietà e della cooperazione internazionale, hanno iniziato ad interrogarsi su come i valori che li ispirano possono stimolare la nascita di una nuova cultura economica e finanziaria in grado di rispondere ai bisogni del singolo e della comunità. Da qui sono nate esperienze che con nomi diversi – economia solidale e/o civile e/o circolare e/o di prossimità, commercio equo, finanza etica, imprese sociali, gruppi di acquisto solidale ecc.. - stanno dimostrando come il cittadino organizzato, utilizzando gli strumenti a sua disposizione (consumo, risparmio, lavoro, professionalità), possa innescare una rivoluzione pacifica in grado di arricchire e contaminare il mercato con la centralità dell’etica, con il valore delle relazioni, del rapporto con i territori, della reciprocità, della mutualità e della legalità, ponendo così le premesse per ripensare le nostre società in un’ottica di sviluppo umanamente ed ecologicamente sostenibile.

Un nuovo pensiero economico finanziario che:

  • sostituisce la priorità del profitto con quella di un benessere diffuso che si può generare solo privilegiando criteri e processi partecipativi e inclusivi;
  • non vuole nascondere i conflitti che si generano per la presenza di interessi apparentemente contrapposti (produttore/ consumatore, risparmiatore/fruitore del credito, operatore ed utente) ma che, valorizzando la dimensione fiduciaria insita nelle relazioni tra persone, stimola il dialogo ed il confronto per arrivare a soluzioni di cui tutti ne beneficiano;
  • promuove un approccio nonviolento nella produzione e distribuzione della ricchezza, contribuendo così a dare concretezza a quel valore della giustizia senza la quale non ci può essere pace;
  • in una logica di linearità non sfrutta le risorse della terra ma attiva processi di rigenerazione della stessa e della sue risorse; riciclo e riutilizzo delle materie prime, sobrietà ed essenzialità nelle scelte quotidiane.

 

> Sabato 6 ottobre partecipa al Laboratorio internazionale Facciamo crescere l’economia della pace e della fraternità - Scarica l'invito

> Domenica 7 ottobre cammina con noi alla Marcia della Pace, il ritrovo è alle 8:30 a Ponte San Giovanni

LASCIA UN COMMENTO

CERCA BANCA ETICA VICINO A TE