SENZA ETICA PIÙ INGIUSTIZIA SOCIALE

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SENZA ETICA PIÙ INGIUSTIZIA SOCIALE

6 Febbraio 2018

di Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica e Etica Sgr

Negli ultimi anni si è avuta una crisi economica molto forte. Ne abbiamo sentito le conseguenze direttamente o indirettamente. I cambiamenti che la crisi ha prodotto sono stati importanti e così pure i tagli allo Stato sociale che ne sono conseguiti.
I meccanismi fraudolenti che hanno generato la crisi sono ancora possibili e nessuna regola di sistema è stata approvata per cambiare le cose, per impedire sia i comportamenti rischiosi, sia che le risorse non siano investite nell’economia reale.
Ma dove è partita la crisi? I problemi che l'hanno causata sono stati risolti? Perchè pensiamo che ci siano molti meno soldi rispetto al passato per le persone e per le spese sociali?

UN MONDO RICCO MA DISEGUALE

Non ci sono mai stati tanti soldi, tante ricchezze nel mondo come oggi! Se non ce ne rendiamo conto è perchè in questi anni è aumentata ancor di più la modalità diseguale con cui si distribuiscono le ricchezze create dalle attività economiche e finanziarie.

LE RICCHEZZE SI ACCUMULANO NEI MERCATI FINANZIARI E NON VENGONO DISTRIBUITE. PERCHE'?

  • Gli investimenti non sono indirizzati verso attività economiche connesse alla produzione di beni o servizi, ma si orientano verso prodotti finanziari "liquidi", che possano essere venduti in ogni istante, e "speculativi", che possano dare un ritorno economico in tempi rapidi. Gli investimenti in attività concrete (immobili, industrie, mezzi di produzione, cultura, innovazione…) sono più costose, rendono meno, bloccano l’investimento per anni, sono percepite come più rischiose.
  • Il sistema fiscale colpisce pochissimo la finanza e quasi per nulla i comportamenti speculativi. Non si tassano i movimenti finanziari, quindi non si applicano tasse là dove gira oltre il 90% della ricchezza mondiale. La tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin tax) sarebbe una delle modalità più semplici per ridurre le speculazioni di una finanza sempre più veloce e al tempo stesso avere più risorse per la collettività: eppure ci viene presentata come una nuova tassa (ma non toccherebbe i cittadini, anzi potrebbe diminuire la tassazione delle persone).
  • La finanza viene considerata materia di esperti, per cui manca la consapevolezza e un’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini e della politica che non interferiscono mai, anzi subiscono. Riguardo alle decisioni che riguardano i soldi il buon senso viene messo da parte, non ci si chiede come verranno investiti i soldi, se faranno qualcosa di utile ma soprattutto si tende a guardare a una sola cosa: il rendimento. Quanto si guadagna.

FINANZA ETICA E RESPONSABILITÀ

La finanza etica nasce per andare oltre l’idea del rispetto formale delle leggi, per riportare obiettivi sociali ed ambientali nelle scelte finanziarie e rispondere concretamente a domande come: dove sono i miei soldi? Cosa stanno finanziando?
La ricerca di una maggiore giustizia sociale esige comportamenti responsabili da parte di tutti.

QUALI SONO LE VIE PER PERCORRERE QUESTA STRADA? 

  • Il credito deve essere garantito a tutti e per farlo occorre costruire le modalità perché le banche possano essere efficaci: con reti di supporto del volontariato, con fondi a garanzia di pubblico e privati. In più occorre che le banche dimostrino di essere interessate a dare il loro contributo professionale.
  • Per sostenere il welfare e le persone in difficoltà, le risorse finanziarie dovrebbero essere disponibili più per le cooperative sociali che per la produzione e vendita di armi, o per investire nei mercati internazionali.
  • È fondamentale scegliere delle banche che siano trasparenti e comunichino come i soldi vengono investiti: per capire se con il nostro credito sostieniamo lo sviluppo economico della comunità locale e se i nostri risparmi producono un impatto negativo o positivo sulla condizione climatica del territorio.

RISPOSTE POSSIBILI A DOMANDE SEMPLICI

L’esperienza del gruppo Banca Etica dimostra che si possono dare risposte a queste domande in modo efficace, con maggiore solidità di tante banche, con buoni risultati non solo ambientali e sociali, ma anche economici. Anche nel campo dei fondi di investimento, in cui operiamo con Etica sgr, si può scegliere, mettendo al primo posto le scelte etiche ed avendo successo; addirittura potendo chiedere alle imprese in cui si investe cambiamenti per una maggiore sostenibilità.
Le domande sono semplici, le risposte possibili, ma il sistema finanziario non è abituato a cercare di dare risposte. Dobbiamo chiedere alle banche e alla politica di poter avere risposte alle nostre domande di responsabilità. Perché se il risparmio ha una funzione sociale e la finanza è utile, allora ci riguarda molto di più di quanto ci hanno insegnato a pensare.

Tratto da: Le conferenze di Ozanam, novembre-dicembre 2017

Commenti

Inviato da Luca il 6 Febbraio 2018 - 7:06pm

Chapeau!

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