7 LUGLIO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE. MEGLIO INSIEME #COOPSDAY

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7 LUGLIO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE. MEGLIO INSIEME #COOPSDAY

7 Luglio 2018

A cura di Ugo Biggeri - Presidente di Banca Etica

Che senso hanno oggi le cooperative?

Siamo nel tempo della disintermediazione, della connessione diretta senza le complicazioni di relazione con intermediari, siano essi professionali, associativi o politici.
La costante spinta individualistica degli ultimi decenni si rafforza continuamente tramite la tecnologia digitale. Ci organizziamo sempre più da soli in tutti i campi: dai viaggi all'informazione, dalla politica al lavoro, dalla salute alle relazioni con gli altri.

A ben vedere "ci facciamo organizzare" molto anche dalle piattaforme digitali che usiamo. Continuiamo ad aspirare allo status di cittadini, anche digitali, ma spesso ci ritroviamo ad essere semplici consumatori, di beni, di servizi, di contenuti o di intrattenimento. Senza magari accorgerci che stiamo pagando in tempo e denaro per consumare e, nello stesso momento, stiamo producendo gratuitamente contenuti per alimentare le piattaforme che utilizziamo o regaliamo i nostri dati con poca consapevolezza del valore che questi hanno. Vista così la rivoluzione digitale non sembra un grande affare: si alimenta con i nostri soldi e il nostro tempo e usa (senza pagarci) i nostri dati e i nostri contenuti per svilupparsi sempre di più. La sharing economy si è rivelata fin qui un'economia della condivisione non da molti a molti, ma più della condivisione da molti a pochi.

Se allarghiamo lo sguardo le cose non sembrano andare molto meglio. I mercati sono piattaforme di distribuzione e interazione, e oggi le piattaforme si stanno concentrando sempre più nelle mani di pochi grandi player mondiali. Questi mercati non sono strade, aeroporti, porti, i mercati sono piattaforme di distribuzione digitale il cui successo si basa sulla capacità di conoscere tutto. Un potenziale di controllo che nemmeno gli scrittori visionari del secolo scorso avevano ipotizzato immaginando regimi sempre più totalitari.

Va tutto male?

Fortunatamente no. In questo contesto ci sono segnali importanti di spinta all'innovazione e al cambiamento. Per molti è #meglioinsieme: ancora oggi è meglio condividere tra molti e fare scelte di comunità e scelte cooperative. Sono scelte pragmatiche che facilitano una maggiore stabilità (economica, relazionale, emotiva), maggiore sicurezza, equità, creatività, creando pari opportunità per tutti e tutte.

Le tecnologie possono distruggere i legami sociali e accelerare l'individualismo. Oppure possono aprire nuove possibilità. Aumentare la trasparenza e le possibilità di scelte secondo criteri ambientali e sociali positivi, incrementare il valore della reputazione, facilitare la cooperazione superando barriere fisiche, geografiche o legate all'appartenenza ad una specifica categoria sociale.

L’idea di “fare assieme”, il fare cooperativo, sta scoprendo oggi nuove potenzialità che si stanno aggregando dietro il nome di platform cooperativism, un movimento che a livello globale sperimenta con successo l'idea che il mercato funziona meglio se condividiamo le piattaforme che lo fanno funzionare, perché così facendo otteniamo una più equa distribuzione della ricchezza e moltiplichiamo le opportunità.

Banca Etica è orgogliosamente una realtà cooperativa, nata dal basso e che cresce grazie alla scelta dei propri soci e socie: sono loro a garantire il funzionamento democratico della nostra banca, a concorrere a formulare una visione condivisa e per questo più efficace, a generare fiducia attraverso il loro impegno. 

In questa fase troviamo nuovi compagni di viaggi e il nostro mercato di riferimento si evolve in un mix di innovazione sociale e capacità di produrre nel rispetto delle persone e dell'ambiente.

L'insorgere di questo nuovo movimento è un segnale importante e positivo che ci spinge a cogliere la sfida per vivere e accompagnare il rinnovamento della cooperazione.

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