Il Codice Etico | Banca Etica

Il codice etico

Il Codice Etico rappresenta per Banca Etica una sorta di “Carta Costituzionale” o di “contratto sociale” con i propri stakeholder. Esso delinea  l'orizzonte etico a cui la Banca tende con la sua attività, definendo i criteri di equità e giustizia, i valori di riferimento, i principi generali e i comportamenti in base a cui la banca orienta i rapporti con gli stakeholder.

Esso esplicita i principi dall’art.5 dello Statuto e trae ispirazione dal Manifesto della Finanza Etica e dal Manifesto di Banca Etica.

Si fonda su Valori identificati ed enunciati in modo chiaro e preciso:

  • centralità della persona, quale vincolo fondamentale dell'agire di Banca Etica, che riconosce, rispetta e tutela la persona
  • equità, nel senso di una giusta distribuzione della ricchezza e delle risorse
  • responsabilità, quale attenzione costante dell'organizzazione e di tutti coloro che collaborano con essa alle conseguenze non economiche delle azioni economiche, cioè alle ricadute sociali ed ambientali dell'attività di intermediazione finanziaria e dell'attività imprenditoriale
  • trasparenza, come stile che caratterizza le relazioni e la comunicazione tra Banca Etica e i suoi stakeholder
  • cooperazione, come consapevolezza che il bene comune può essere raggiunto solo attraverso l'impegno congiunto di tutti
  • solidarietà, come capacità di captare le istanze di coloro che si t rovano in situazioni effettivo svantaggio e come impegno a trovare soluzioni di comune interesse, che tornino a vantaggio di chi ha più bisogno
  • partecipazione, come riconoscimento del diritto dei soci, dei collaboratori e dei risparmiatori di prendere parte alle decisioni
  • sobrietà, come stile di vita teso a soddisfare i bisogni fondamentali di ciascuno, imperniato sul contenimento dei consumi di merci e risorse
  • efficienza ed efficacia, come uso ottimale delle risorse in modo che il loro impiego dia  il massimo beneficio a tutti gli stakeholder nel perseguire gli obiettivi dichiarati con il massimo impegno.

Il Codice Etico, elaborato da una apposita commissione, è stato approvato nel 2010 dall'Assemblea dei Soci, divenendo così  norma di riferimento per gli amministratori, per coloro che operano in nome e per conto della banca e per tutti gli stakeholder.

Scarica il Codice Etico completo in formato pdf, clicca qui.

Per verificarne l'attuazione è stato istituito un apposito comitato, denominato Organismo di Vigilanza.

L’Organismo di Vigilanza

Svolge attività di controllo sia in relazione al Codice Etico che al D.Lgs 231/01.

Rispetto al Codice Etico, l’OdV ha il compito di:

  • promuovere iniziative volte alla conoscenza, alla promozione e alla sensibilizzazione del Codice Etico;
  • vigilare sull’applicazione e sul rispetto del Codice Etico tramite verifiche integrate nel sistema di controlli di cui la banca è dotata e tramite appositi sistemi di segnalazione;
  • proporre al Cda, sentito il Comitato Etico, eventuali misure sanzionatorie di gravi violazioni del Codice Etico;
  • vigilare circa la funzionalità e l'adeguatezza del Codice Etico;
  • proporre all’Assemblea dei Soci, sentito il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Etico, l’eventuale adeguamento;
  • riferire periodicamente al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Etico sullo stato di applicazione del Codice Etico.

Rispetto al D.Lgs 231/01, l’OdV ha il compito di accertare l'applicazione e l’osservanza del Modello di gestione e controllo finalizzato alla prevenzione dei reati previsti dal Decreto.

L'Organismo di Vigilanza è costituito da:

  • un componente nominato dal Consiglio di Amministrazione avente idonei requisiti di indipendenza: Lino Sbraccia
  • il Presidente del Collegio Sindacale: Paolo Salvaderi - Presidente OdV
  • il responsabile della funzione Internal Audit: Enrico Scapin
  • il responsabile della funzione di Compliance: Chiara Meconi
  • un componente del Comitato Etico della Banca: Piero D'Argento.

L’OdV svolge una propria autonoma attività di verifica e controllo, ma riceve anche segnalazioni dirette da parte degli stakeholder. Puoi comunicare con l’Organismo di Vigilanza:

IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

Il MOG (Modello di Organizzazione e Gestione o "Modello ex d.lgs. n. 231/2001), ai sensi della legge italiana, è un atto privato adottato da una persona giuridica, o associazione priva di personalità giuridica, volto a prevenire la responsabilità penale derivante dal Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231.

Tale normativa, avente ad oggetto la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, in vigore dal 4 luglio 2001, ha introdotto nell’ordinamento italiano, in conformità a quanto previsto anche a livello europeo, un nuovo regime di responsabilità denominata “da reato”, derivante dalla commissione o tentata commissione di determinate fattispecie di reato nell’interesse o a vantaggio degli enti stessi.

La responsabilità ex D. Lgs. n. 231 si affianca alla responsabilità penale della persona fisica che ha commesso il reato. L’introduzione di questo nuovo ed autonomo tipo di responsabilità consente di colpire direttamente il patrimonio degli enti che abbiano tratto un vantaggio dalla commissione di determinati reati da parte delle persone fisiche autori materiali dell’illecito penalmente rilevante – che “impersonano” la società o che operano, comunque, nell’interesse di quest’ultima.

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