OLTRE IL BLU DELL'AUTISMO NEL DOPO DI NOI

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OLTRE IL BLU DELL'AUTISMO NEL DOPO DI NOI

26 Novembre 2021

A cura di Corrado Fontana, giornalista di Valori.it

Non più un sogno, un semplice desiderio, ma un progetto fatto di mura solide e prospettive di vita autonoma e soddisfacente. Alla cui base c’è un piano di sostenibilità economica complesso ma realizzabile. Nello scenario dolce e lussureggiante delle colline dell’Oltrepò pavese è partita ufficialmente, dopo un anno di gestazione e ragionamenti, la nuova avventura di Fondazione Oltre il blu – il colore dell’autismo – e della casa-famiglia di Cascina Piaggi. Un viaggio intrapreso da una decina di famiglie milanesi di persone con disabilità che vogliono costruire oggi un’opportunità per i propri cari, e perciò hanno acquistato una struttura che in precedenza accoglieva una comunità di anziani a Val di Nizza, tra Varzi e Godiasco, a pochi chilometri da Salice terme e da Voghera.

I lavori di sistemazione dei locali sono iniziati subito perché Oltre il blu, filiazione dell’associazione l’Ortica, immagina un processo di sviluppo graduale del progetto. Si comincia con un uso per soggiorni di vacanza, necessari a prendere confidenza coi luoghi e a cementare il nucleo dei futuri inquilini – di età compresa fra 26 e 37 anni –, e successivamente ci sarà l’avvio di percorsi di residenzialità per cui la decina di posti letto disponibili dovrebbe includere la presenza stabile di un paio di educatori. Nel frattempo – stante che il progetto è economicamente impegnativo, la Fondazione già può ricevere donazioni ma pensa a prossime campagne di crowdfunding – nella struttura si avvieranno probabilmente alcune attività collaterali. L’ettaro di terra che circonda i due edifici della cascina e gli spazi interni di uno di essi consentirebbero di sviluppare funzioni agricole e magari una ristorazione gestita dagli ospiti, iniziative entrambe utili a sostenere economicamente la casa-famiglia e dare occupazione a chi la vive.

Molto c’è ancora da fare, naturalmente, ma il cammino è iniziato, col supporto e la partecipazione di Banca Etica. «Quando abbiamo deciso di comprare la casa – spiega la presidente della Fondazione Fabrizia Rondelli – ci siamo rivolti a Banca Etica e ci siamo trovati bene da subito. C'è un rapporto fiduciario totale, e la speranza che l'esito di questo progetto sia un successo per entrambi. Si tratta di un’operazione dal costo complessivo di oltre a 300mila euro per il quale ci è stato concesso un mutuo per il 70% della cifra». Cifre importanti per un progetto e uno scopo che lo sono assai di più. Tant’è che – ricorda Luran Wang dell'ufficio Istruttoria Crediti di Banca Etica – «Benché durante questo percorso di avvicinamento tante volte sia stata "scoraggiata" da alcune necessarie osservazioni, Fabrizia non si è mai arresa. E credo che la mission di Oltre il blu si sposi perfettamente con i valori di Banca Etica, portando una speranza concreta a famiglie che vogliono accompagnare i propri figli verso un futuro più sereno».

Una speranza che, peraltro, va oltre Cascina Piaggi. «Quello che speriamo – conclude Rondelli – è che questo possa risultare un progetto pionieristico pilota che generi ispirazione per altre famiglie, uno spunto di soluzione per quello che si prevede possa essere un grande problema sociale nazionale, anche nel breve periodo, se pensiamo alla crescita delle diagnosi di disturbi dello spettro autistico che oggi – stando a un calcolo di FIDA – sono di una ogni 70 bambini, e se si valuta che le persone con autismo in Italia si stima siano già circa 600mila. L'autismo, insieme al diabete che conta 800mila casi, è uno dei disturbi che coinvolge proporzionalmente un grandissimo numero di persone. E il dramma di chi ne soffre è che queste persone non hanno alcuna disabilità all'apparenza, ma in realtà hanno disturbi sensoriali gravissimi. Possono essere iper/ipo-uditivi, iper/ipo tattili, ci sono quelli che non vogliono essere toccati e altri che invece abbracciano chiunque, c'è chi indossa gli occhiali da sole anche di notte… spesso manca loro la competenza di base per farsi un piatto di pasta. E, pur in una società aperta come la nostra, esiste una difficoltà di accettazione».

Commenti

Inviato da Maria Teresa il 26 Novembre 2021 - 9:21am

Di questa Fondazione e delle persone che ne fanno parte colpisce soprattutto la determinazione che non è cocciutaggine ma forza, costanza e dedizione. E' l'instancabile capacità di lavorare per obiettivi, adattarsi ai cambiamenti, affrontare le difficoltà e non scoraggiarsi mai.

Inviato da NOEL il 27 Novembre 2021 - 11:12am

Grazie per il lavoro che fate per questi ragazzi straordinari

Inviato da Agata Pino il 24 Dicembre 2021 - 2:13pm

un gran bel Progetto grazie a Banca Etica

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